Leggere ad alta voce ai bambini, fin dalla più tenera età, è un’attività molto coinvolgente che rafforza il legame adulto-bambino e getta le basi per un adeguato sviluppo del linguaggio, oltre che degli apprendimenti.
Sono molte le evidenze scientifiche in questo senso, tanto che questa attività è da tempo inclusa nelle 10 buone pratiche da attuare per promuovere il benessere nell’infanzia, insieme ad esempio all’allattamento al seno, alle vaccinazioni e all’utilizzo dei seggiolini in macchina.
Leggere ad alta voce è un’attività importante per la crescita del bambino ma come si può rendere piacevole questo momento? Il bambino apprende un modello di relazione con le persone e con le attività che svolge attraverso l’esempio dei genitori. Pertanto è in primo luogo il genitore che deve darsi tempo per scoprire o riscoprire il divertimento dato dalla lettura di libri con il proprio figlio.
I benefici della lettura ad alta voce
Oltre a questo, la lettura ad alta voce crea l’abitudine all’ascolto, aumenta la capacità di attenzione e accresce il desiderio di imparare a leggere. I pediatri indicano che la lettura durante i primi 3 anni di vita è la cosa più importante che i genitori possono fare per preparare il bambino alla scuola. Un bambino che riceve letture quotidiane acquisirà un vocabolario più ricco, avrà più immaginazione, si esprimerà meglio e sarà più curioso di leggere. Ciò gli consentirà una più facile comprensione dei testi scolastici e una minore fatica nello svolgimento dei compiti e dei temi, in tutte le materie.
Come leggere ai bambini
Grover Withehurst, pediatra e psicologo americano, ha elaborato il concetto di lettura dialogica definendola in questo modo: “La lettura dialogica differisce radicalmente dal modo tradizionale con cui gli adulti leggono ai bambini. Il cambiamento di ruolo è fondamentale: se nella tipica condizione di lettura l’adulto legge e il bambino ascolta, nella forma dialogica il bambino impara a diventare narratore della storia. L’adulto assume progressivamente il ruolo di un ascoltatore attivo, proponendo domande, aggiungendo informazioni, suggerendo al bambino di arricchire l’esposizione contenuta nel libro”.
Quindi, nella lettura dialogica l’adulto stimola il bambino a partecipare alla lettura condivisa di un libro, facendogli domande, espandendone le risposte e mettendo in relazione la storia del libro con l’esperienza del bambino. Tutte attività care ai logopedisti, perché basate sul linguaggio.
Di recente pubblicazione è il testo Parent-coaching per l’intervento precoce sul linguaggio. Percorsi di lettura dialogica nel programma “Oltre il libro”, di Girolametto, Bello, Onofrio, Remi e Caselli (ed Erickson) che propone un percorso di parent coaching per l’intervento precoce sul linguaggio che si basa proprio sulla lettura dialogica. Il percorso proposto è un intervento di prevenzione e promozione dello sviluppo linguistico rivolto alle famiglie dei bambini tra i 2 e i 3 anni che presentano un ritardo di linguaggio. Base dell’intervento è il coinvolgimento dei genitori al fine di modificare il loro stile relazionale e promuovere la comunicazione e il linguaggio del bambino in un contesto di lettura dialogica. Il programma è strutturato in 6 incontri e prevede la collaborazione di logopedista e psicologo nella conduzione degli stessi.
La lettura per bambini con difficoltà di apprendimento
Dati tutti questi presupposti è facile capire come per tutti i bambini già dall’età prescolare sia importante avere a fianco adulti che leggono per loro e con loro. Soprattutto i bambini con difficoltà di apprendimento, in particolare a carico del linguaggio e della comunicazione, sono quelli che potrebbero avere i maggiori vantaggi dall’essere esposti precocemente alla lettura ad alta voce, per poter supportare fin da subito le competenze comunicative, relazionali e linguistiche fragili. Sono invece quelli a cui tendenzialmente si legge meno e più tardi e per i quali non si trovano facilmente libri adatti.
Da circa 15 anni il centro sovra-zonale di comunicazione aumentativa di Milano e Verdello (CSCA) ha cominciato a costruire libri “su misura” per bambini con importante disabilità della comunicazione, con il testo completamente tradotto in simboli.
Da materiale appositamente strutturato per bambini con disabilità, questi libri si sono rivelati interessanti ed utili in altri contesti: hanno cominciato a circolare spontaneamente nelle scuole dell’infanzia e nelle biblioteche e sono così diventati patrimonio di tutti i bambini. Questi libri sono stati preziosi anche nella nostra pratica clinica, per sostenere in modo naturale quei bambini che per diversi motivi hanno maggiori difficoltà con il linguaggio e con l’ascolto, come i bambini con disturbo di linguaggio o di attenzione e i bambini migranti. Allo stesso tempo, questi libri hanno appassionato i bambini dell’ultimo anno della scuola materna, i nostri figli in primis, permettendo loro di cogliere spontaneamente la correlazione parola/concetto ed attirandoli precocemente alla lettura per la possibilità di sperimentare un primo approccio al libro in autonomia.
I libri in simboli, quindi, non sono più solo strumenti “su misura” per bambini con disturbo complesso della comunicazione, ma sono diventati “IN-Book”, strumenti per l’inclusione di tutti i bambini, da condividere, da scambiare, da mettere a disposizione.
In Lombardia la prima biblioteca ad essersi dotata di in-book è stata quella di Verdello (BG) nel 2006, mentre a Brugherio (MB) sono approdati tra gli scaffali nel 2010. Nel 2013 è stato avviato un progetto per la condivisione di libri in simboli tra i sistemi di Dalmine, Treviglio, Milano Nord Est e Val Seriana. Tutti questi libri in simboli sono disponibili tramite interprestito in tutte le biblioteche del territorio. Così che tutti possano leggere, perché leggere rende liberi.
Nati per leggere: un progetto per genitori e bambini
Dal novembre 1999 è nato e si è diffuso soprattutto in alcune zone d’Italia il progetto “Nati per leggere”, sviluppato dall’Associazione Culturale Pediatri, dall’Associazione Italiana Biblioteche e dal Centro per la Salute del Bambino. Il programma propone gratuitamente alle famiglie con bambini fino a 6 anni, attività di lettura che costituiscono un’esperienza importante per lo sviluppo cognitivo dei bambini e per lo sviluppo delle capacità dei genitori di crescere con i loro figli. Le attività sono realizzate con il contributo economico del Centro per il Libro e la Lettura, delle Regioni, delle Province e dei Comuni partecipanti al programma, e grazie all’attività degli operatori dell’infanzia e dei volontari.