Come tenere i bambini in braccio e nella culla, come muoverli
L’arrivo di un figlio è uno dei momenti più delicati nella vita di un genitore. È un’avventura nuova, gratificante e totalizzante, che ti cambia la vita. Ma è anche un momento costellato da ansie, insicurezze e senso di smarrimento. Non esiste una ricetta per essere genitori: se ci fosse, sarebbe tutto più semplice.
Molto spesso è difficile riuscire a comprendere i bisogni del bambino, ma anche riuscire a capire come muoverlo senza la paura di “romperlo”. In questo articolo vediamo insieme come affrontare alcune sfide del primo anno di vita per crescerlo al meglio e fargli prendere dimestichezza con il mondo che lo circonda.In particolare, vedremo piccoli accorgimenti quotidiani per permettere al bambino il migliore sviluppo sul piano neuro-psico-motorio.
Lo sviluppo nel primo anno di vita
Nel primo anno di vita, i genitori sono complici del bambino e hanno l’importante ruolo di accompagnarlo verso la crescita, di aiutarlo a costruire la relazione con gli altri e la propria autonomia.
Nel primo anno, infatti, il bambino imparerà a relazionarsi con il mondo che lo circonda sia dal punto di vista motorio che da quello affettivo. Diventerà sempre più indipendente, capace di interfacciarsi con l’ambiente domestico in modo autonomo. È quindi utile tenere a mente dei piccoli accorgimenti che lo aiuteranno nel suo sviluppo globale.
Come mettere il bambino nella culla?
Quando si mette il bambino nella culla, è importante cambiare posizione in modo frequente al bambino, così che possa conoscere sempre di più l’ambiente che lo circonda. Le posture maggiormente indicate sono quelle di decubito laterale – inclinato sul lato a 45°- e di decubito prono -a pancia in giù, con sorveglianza dei genitori). Non citiamo il decubito supino – a pancia in su- in quanto è una postura obbligata in tanti momenti della giornata, come durante il bagnetto, il cambio di vestiti e pannolino, o, ancora, durante i trasporti nella carrozzina.
È importante che la posizione del bambino venga cambiata all’incirca ogni 15 minuti, ricordando anche di cambiare la direzione del corpo del bambino secondo i punti cardinali, così che comprenda meglio la tridimensionalità del mondo e così che non si aspetti sempre che i genitori entrino, per esempio, dalla porta dietro di lui.
Come cambiare il bambino?
Durante tutti i momenti di vestizione, svestizione e cambio del pannolino sarebbe sempre meglio muovere il bambino con rotazioni verso destra o sinistra, controllando l’aderenza sul piano d’appoggio. Sarebbe quindi meglio evitare di tirarlo o sollevarlo dalle braccia o dalle gambe. Infatti, lo schema del rotolamento è uno dei primi schemi di sviluppo motorio che il neonato andrà ad acquisire nei primi mesi di vita: così facendo, i genitori possono favorire il suo sviluppo.
Come tenere il bambino in braccio?
Quando si tiene il bambino in braccio è importante evitare di posizioni che possano risultare asimmetriche o scorrette dal punto di vista posturale.
Lo schema del rotolamento può essere favorito anche prendendo in braccio il neonato o il bambino. Infatti, bisognerebbe evitare di sollevare il bambino dalle ascelle – come si è solito fare – in quanto si genera in lui una sensazione di vuoto e di abbandono. In questi casi, è utile far rotolare il bambino da supino a prono sulla propria mano, e, solo in seguito, sollevarlo.
La posizione con la pancia del bambino rivolta verso l’adulto è ottimale se lo teniamo alto sul torace, con la testa vicina al collo dell’adulto. In questo caso, il fattore più importante da tenere in considerazione è che il bambino non sia in posizione seduta: va quindi sorretto dai glutei e non dalle cosce, così che prenda una posizione più simile alla “camminata”.
Se teniamo il bambino con la schiena rivolta verso la pancia dell’adulto, occorre posizionare due mani sul suo addome e i suoi glutei a contatto con la pancia dell’adulto. L’adulto, in questo caso, verrà utilizzato come una “sdraietta”: il neonato sarà comodo e in sicurezza, appoggiato al torace del genitore. Questa è una posizione ottimale anche in caso di coliche. Seguendo questi piccoli consigli il vostro bambino avrà tutti gli strumenti a disposizione per uno sviluppo motorio e relazionale ottimale.